Distorsione di Caviglia

Cos’è una distorsione della caviglia?

Una distorsione è una lesione dei legamenti che sostengono la caviglia. Ogni giorno in Italia si verificano circa 10.000 distorsioni della caviglia. I legamenti sulla parte esterna della caviglia sono quelli più comunemente lesionati quando il piede nel movimento distorsivo, ruota verso la sua parte interna (in inversione).

Cosa dovrei fare se subisco una distorsione della caviglia?

Se la distorsione non è grave, la cura iniziale è la stessa per tutti.caviglia

Metodo RICE: (Riposo, ghiaccio –Ice-, Compressione ed Elevazione). E’ utile bendare la caviglia con una fasciatura comprssiva (meglio se all’ossido di zinco) e tenerla a riposo per 2-3 giorni, possibilmente in posizione sollevata. Utilizzare il ghiaccio per 20 a 30 minuti ogni ora. Non mettere il ghiaccio direttamente sulla pelle, perché può causare bruciature da congelamento. Avvolgere il ghiaccio in un asciugamano o un panno umido per proteggere la pelle. Con le atlete che seguo ho riscontrato un notevole beneficio, con ritorno al gioco in tempi rapidissimi eseguendo dei trattamenti con il Q-Physio.

Consulta l’ortopedico se non sei in grado di camminare, o se la caviglia non migliora entro alcuni giorni.

Quali sono i sintomi di una distorsione della caviglia?

La caviglia è gonfia sull’esterno, sotto e appena davanti del malleolo (la protuberanza ossea esterna della caviglia). Normalmente, l’osso non è così gonfio nella zona sopra e davanti al malleolo. Una distorsione lieve, provoca solo un modesto dolore, una distorsione grave invece può impedire il cammino.

Trattamento Osteopatico:

Se il dolore è acuto e la caviglia è notevolmente gonfia, la manipolazione Osteopatica non viene fatta, si aspettano 4/5 giorni che il gonfiore si riduca e solo allora la manipolazione Osteopatica può essere applicata, seguita da un bendaggio funzionale, per dare il necessario supporto all’ articolazione.

Si consiglia, per far ridurre il gonfiore nel più breve tempo possibile, di tenere il piede in una bacinella con acqua calda e sale, facendo compiere alla caviglia ed al piede tutti i movimenti possibili in ogni direzione mentre è immerso. Talvolta provare a fare dei piccoli passi poggiando sull’aspetto interno del piede è molto utile, ovviamente questo solo in caso di distorsione per pronazione. E’ bene sempre, in ogni caso, chiedere consigli all’Osteopata.

CASI CRONICI

Molto spesso, avviene che un piede che abbia subito un trauma non manifesti alcun problema, quando è coinvolto in movimenti ordinari, invece, durante un’attività intensa, si gonfi e dolga; questo molto probabilmente accade perché si sono formate delle cicatrici aderenziali, durante il processo incompleto di guarigione dal trauma subito in precedenza.
Il trattamento manipolativo Osteopatico consiste nello scollare le aderenze – un procedimento indolore e non invasivo.

Come devo riabilitare la mia caviglia?

Se la distorsione è lieve e non ha bisogno di trattamenti complessi e/o chirurgici (consulta l’area dedicata alle distorsioni di caviglia nel nostro sito), la riabilitazione può iniziare un paio di giorni dopo l’infortunio, quando il gonfiore comincia a migliorare. Ci sono tre obiettivi a cui mirare nella riabilitazione.

Il recupero del movimento e della elasticità.

Muovere delicatamente la caviglia su e giù. Dopo 5, 7 giorni, iniziare le mobilizzazioni in inversione/eversione ruotando il tallone all’interno ed all’esterno.

Si dovrebbe anche cominciare a recuperare la forza e la elasticità dei muscoli del polpaccio. Un modo per farlo è quello di appoggiarsi ad un muro con il piede sano davanti a quello infortunato e piegarsi in avanti con le mani sulla parete, piegare la gamba anteriore mentre si tiene la gamba dietro dritta, con entrambi i talloni sul pavimento. Piegarsi in avanti fino a sentire una trazione delicata, e mantenere la posizione per 10 secondi. Ripetere più volte l’esercizio.

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Il recupero della Forza.

Appena raggiunto il 60/70 per cento del movimento normale della caviglia, è possibile iniziare gli esercizi di potenziamento muscolare utilizzando una fascia elastica di gomma per la resistenza. Fissare un’estremità della fascia ad un oggetto fisso come una gamba del tavolo, e l’altra estremità a cappio intorno all’avampiede. Sedetevi con le ginocchia piegate e i talloni sul pavimento. Tirare il piede prima verso l’esterno e poi verso l’interno contro la resistenza della fascia, spostando il ginocchio il meno possibile. Tornare lentamente alla posizione di partenza. Ripetere più volte l’esercizio (guarda figura sotto).

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Per poi passare ad esercizi di rinforzo avanzati e propriocettivi come nella figura qui in basso.

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Il recupero dell’equilibrio.

Appena la caviglia ha recuperato movimento e forza, si passa al recupero dell’equilibrio: mettersi in piedi poggiando solo sulla gamba malata, con l’altro piede sollevato e le braccia aperte ai lati del corpo e mantenere la posizione senza apoggiare con l’altro piede più tempo possibile, poi ripetere l’esercizio.