Smart Working e Cervicalgia

Chi avrebbe mai pensato che il 2020 ci avrebbe riservato una sfida così difficile. E’ un anno di sconvolgimenti sia a livello lavorativo che sociale. Questa epidemia ha imposto il distanziamento sociale e conseguentemente è stato introdotto lo Smart Working in modo urgente e capillare. Lo Smart Working ha permesso a molti lavoratori di continuare il proprio lavoro da casa quindi è stata un’ottima opportunità di trovare una continuità lavorativa.

E’ arrivato però come uno Tsunami, quindi improvvisamente e senza avere il tempo opportuno per studiare e predisporre le nuove postazioni lavorative e l’ergonomia del mobilio domestico.

Smart Working significa ‘lavoro agile’, ma certamente non per la nostra schiena e l’aumento dei disturbi muscoloscheletrici (DMS) durante questa pandemia, soprattutto a livello cervicale, ne è la dimostrazione.

Cervicalgia

È il dolore che avvertiamo al collo, lungo il tratto cervicale ed è uno dei dolori più diffusi soprattutto dai videoterminalisti. Conoscere il motivo che scatena il disturbo potrebbe aiutarci ad adottare dei comportamenti e movimenti per evitarlo e correggerlo. L’origine dell’insorgenza del dolore è multifattoriale e determinato principalmente da due tipologie di fattori:

fisici: generati dal tempo prolungato trascorso in posizione/postura non adeguata, mancanza di adeguato esercizio fisico, movimenti ripetuti della mano.

psicosociali: generati da stress quale il conflitto tra lavoro e vita privata per problemi nella gestione familiare (soprattutto per chi ha responsabilità di assistenza di minori o persone anziane), ambiente di lavoro ostile e mansioni monotone.

Postura

Le posture scorrette rischiano di far emergere disturbi muscolari o articolari latenti o provocarne di nuovi a breve o lungo termine.

Il dolore cervicale in particolare è significativamente associato all’utilizzo del mouse per più di 2 ore, all’utilizzo del computer per più di 6 ore o a posizioni stressanti con l’aumento della flessione del collo/testa in avanti per più di un 1 ora senza regolari pause. 

Purtroppo ci si ritrova a lavorare con notebook che ci costringono a guardare continuamente con il capo anteposto, con sedie prese dal tavolo da pranzo che non supportano la schiena, rimanendo spesso con la curvatura della colonna lombare invertita.

Questo problema non riguarda esclusivamente i lavoratori, ma include pure gli studenti! Molti di loro si ritrovano a seguire le lezioni dal tablet o peggio ancora dai cellulari, rimanendo per ore in posture errate che determinano un sovraccarico articolare e visivo.

Le tensioni, in particolare alla muscolatura del tratto cervicale, generano contratture che nel tempo creeranno dolori localizzati alla base dell’occipite, al muscolo trapezio o al sottoscapolare e dando luogo pure ad episodi di cefalea tensiva importanti.

Rimedi

Lavorare in modalità Smart Working è possibile, ma per ridurre i rischi si consiglia di rinforzare i muscoli di collo e spalle con opportuni esercizi. Serve poi usare supporti da tavolo per i pc: il monitor va posizionato sempre all’altezza degli occhi.

Se usate un portatile utilizzate dei libri per alzarlo e una tastiera esterna per mantenere la corretta posizione dei gomiti. È importante infatti evitare di guardare in basso per non sforzare la cervicale. Indispensabile poi stare seduti con un supporto lombare. Usate una sedia ergonomica, se possibile, in modo tale da poter essere regolata in base alle caratteristiche del soggetto. In alcuni casi potrebbe essere utile l’uso di un cuscino gonfiabile. Anche il tempo di utilizzo andrebbe monitorato. E’ opportuno fare una pausa ogni 30 minuti per far riposare la colonna vertebrale e riattivare i muscoli.

Per riattivare quest’ultimi vi basterà:

  • fare qualche passo
  • allungare la schiena
  • eseguire semplici circonduzioni delle spalle per allungare i muscoli del collo.

Un consiglio fondamentale in questo periodo, dove anche le palestre sono chiuse, è quello di rimanere attivi ed evitare la sedentarietà, quindi se possibile fare jogging o esercizio aerobico, ma vanno benissima anche delle semplici camminate per evitare la perdita del tono muscolare.

Trattamento Osteopatico

L’intervento di un Osteopata, basato su un’analisi posturale e un’anamnesi approfondita, è l’arma vincente per eliminare il dolore e riportare il corpo al suo originario equilibrio.

Procedendo con un trattamento personalizzato il professionista potrà, attraverso manipolazioni (articolari e/o viscerali), tecniche cranio-sacrali, stretching e rinforzi muscolari, eliminare l’origine dello scompenso corporeo.

Per contatti: zangerolami.r@gmail.com oppure: 3476904440