Cefalea

Mal di testa, cefalea, emicrania sono problemi comuni: chi non ha mai avuto un mal di testa nella vita? Manager, filosofo, impiegati, una casalinghe, tutti hanno fatto esperienza del mal di testa.mestruale che, sviluppandosi durante la pubertà, aumenta col passare degli anni e che si risolve solo con la menopausa. I contraccettivi, è risaputo, in alcune donne sono causa di cefalea, in altre la cura. La cefalea è meno frequente durante la gravidanza. La varietà degli aspetti patologici ha spinto alla classificazione, nel tentativo di codificare i vari tipi di cefalea.

Quelle maggiormente diffuse (secondo la Classificazione Ihs) e di tipo primario, sono tre:
1. emicrania: caratterizzata da dolore pulsante che colpisce un lato della testa;

2. cefalea tensiva: caratterizzata dalla presenza di dolore acuto sui muscoli del capo, del collo e delle spalle;

3. cefalea a grappolo: nella quale il dolore è molto intenso e può insorgere anche di notte o ad orari fissi durante il giorno.

Le cefalee secondarie, invece, dipendono da altre patologie, quali glaucomi, ipertensione endocranica, ematomi. Il meccanismo scatenante la patologia consiste in una fase di vasocostrizione (il lume del vaso venoso si riduce rallentando così il passaggio del sangue), seguita da una vasodilatazione (il suddetto vaso recupera il diametro ottimale), che si esprime con dolore e stimolazione neuronale. Il fattore scatenante l’emicrania è, quindi, l’eccessiva stimolazione del nervo trigemino, responsabile dell’innervazione dei vasi sanguigni intracranici, a cui consegue il cambiamento interno del sistema vascolare. 

Nel caso delle cefalee tensive, a ciò si aggiunge anche l’interessamento della muscolatura cervicale. La sua insorgenza è in questo caso associata alla stimolazione delle terminazioni nervose dolorifiche del cranio situate in corrispondenza dei tessuti molli extracranici (cute, muscoli, arterie, occhio, orecchio e cavità nasali e bocca) ed in strutture intracraniche (seni venosi e loro vene tributarie, osso, arterie cerebrali, nervi trigemino, vago e glossofaringeo). Il tessuto cerebrale, invece, essendone sprovvisto è insensibile al dolore. La cefalea è quindi un sintomo, tuttavia gli attacchi sono così intensi che, a causa della grande pressione, i nervi nel cranio incominciano a pulsare ed il paziente viene inabilitato persino ad un impegno normale di vita.

Nonostante la ricerca si sia adoperata al fine di scoprire le cause della cefalea, gli interrogativi sono ancora molti: da cosa dipende la cefalea? E’ una risposta allergica a qualcosa che mangiamo o respiriamo? Ha una qualche relazione con la postura che teniamo al lavoro, o stando seduti o in posizione eretta? E’ un prodotto della tensione della vita di oggi giorno, un modo per alleviare la frustrazione? Oppure è dovuta a problemi biomeccanici del collo o della testa stessa? L’osteopata può dare una risposta? Certi cambiamenti meccanici, a livello cervicale, possono essere il motivo di continue od intermittenti cefalee. E’ stato riscontrato che questi cambiamenti rispondono bene alla manipolazione osteopatica perché in grado di ridurre buona parte degli stimoli irritativi, responsabili della sensazione di dolore.

Vantaggio dell’osteopatia rispetto ai farmaci
L’osteopatia dal canto suo di certo ha il vantaggio di non avere nessuna controindicazione. L’osteopata, infatti, grazie alle sue dolci manipolazioni, favorisce il ripristino della mobilità di tutto l’organismo ed in particolare della regione cranica-cervicale al fine di favorire la massima espressione di salute dell’individuo e andando a liberare la muscolatura contratta, che è responsabile di un aumento della istamina che è un percurssore della cefalea. Nel  caso del mal di testa, ma non solo, l’osteopatia non si limita al miglioramento dei sintomi ma concorre in modo importante a risolvere parecchie tra le cause che sono all’origine di questo fastidioso problema. È noto che la maggior parte delle cefalee è di origine miotensiva, ovvero causata dalla tensione protratta dei muscoli del nostro collo. L’osteopatia si rivela spesso risolutiva. Il trattamento osteopatico infatti ripristina la fisiologica mobilità della regione in questione e permette quindi alla muscolatura di ridurre la tensione e le contratture associate. Non è raro riscontrare questi disturbi in chi ha subito un trauma come ad esempio un colpo di frusta. L’esperienza clinica conferma che il trattamento osteopatico è tra le strategie più efficaci e risolutive. Non vanno dimenticati comunque altre cause che favoriscono cefalee ed emicranie come:          

  • Alimentazione;                                                    
  • disturbi della vista;
  • sinusite;
  • colpo di frusta;
  • stress;
  • cattiva postura;
  • problematiche occlusali.

In tutti in questi casi l’osteopata si dimostra prezioso e, attraverso i suoi trattamenti, apporta un rilevante contributo alla riduzione dei sintomi e talvolta alla risoluzione delle cause stesse. 

Studi scientifici ne dimostrano l’efficacia e anche il Centro cefalee Careggi nell’ultimo convegno a dato molto spazio all’Osteopatia come nuova terapia. Un’importante conferma dell’efficacia del trattamento osteopatico in merito al mal di testa non viene solo dalla mia esperienza e quella di tanti colleghi ma anche da alcuni studi e ricerche come viene dimostrato da questo lavoro scientifico che ha visto coinvolte 42 donne con problemi di emicrania. Lo studio afferma che il trattamento manipolativo osteopatico (OMT) sull’emicrania si è dimostrato efficace. Gli autori, con questo lavoro, hanno verificato che il dolore dopo i trattamenti è diminuito come si è ridotta significativamente il numero di giorni con emicrania e di assenza dal lavoro.
Fonte: Efficacy of osteopathic manipulative treatment of female patients with migraine: results of a randomized controlled trial.